BYOD

La scuola sta cambiando velocemente, di pari passo con il mondo reale, modificato dall’invenzione di tecnologie sempre nuove. Gli studenti, invece sono sempre gli stessi: una volta, annoiati dalla spiegazione monocorde del docente, scarabocchiavano, giocavano, dormivano o leggevano altro, nascondendolo dietro la copertina del manuale. Oggi invece si rivolgono a dispositivi mobili per chattare su Facebook, controllare Twitter o il messaggio su WhatsApp del loro amico. Il problema rimane sempre lo stesso: come mantenere alte la curiosità e la partecipazione degli alunni.
Da queste premesse nasce il BYOD (Bring Your Own Device, porta il tuo dispositivo), una pratica didattica nella quale lo studente porta a scuola la tecnologia che possiede (tablet, smartphone, notebook, netbook, etc.) e lavora in maniera collaborativa con i compagni ad attività digitali proposte e coordinate dal docente.
Il BYOD presenta pro e contro, naturalmente.

A favore

gli studenti hanno già familiarità con le tecnologie così che possono focalizzarsi subito sull’apprendimento (non devono perdere tempo per imparare a usare un dispotivo)
i device degli alunni sono spesso nuovissimi, così che la scuola non deve preoccuparsi delle sue tecnologie obsolete
gli studenti dimenticano più facilmente il libro del loro smartphone
è economico per la scuola
aiuta a diffondere una cultura dell’uso appropriato delle tecnologie, anche in vista del futuro
è più facile che gli studenti continuino a studiare (al di fuori delle mura scolastiche) sui loro dispositivi che non sui libri
i docenti possono essere maggiormente connessi con gli studenti e le loro famiglie
crea entusiasmo intorno alla scuola ed alla didattica

Contro

si aprono nuove possibilità di distrazione (videogiochi, chat, etc)
ci possono essere molte resistenze da parte dei genitori
gli alunni spesso dimenticano di caricare i loro dispositivi
bisogna creare un nuovo regolamento d’istituto sull’uso dei dispositivi
le reti Wi-Fi delle scuole spesso non sono in grado di supportare il BYOD
alcuni docenti potrebbero fare resistenza

Esempi di utilizzo
Quasi tutti i post che ho letto, dopo aver fatto la solita introduzione teorica sul BYOD, dimenticano di spiegare che cosa si può effettivamente fare con i dispositivi in classe. Ho raccolto alcuni esempi di buone pratiche ritrovati in rete (in coda un bellissimo video su una lezione BYOD di storia sulla Crisi del ’29):

http://primariainbyod.blogspot.it/
http://www.lepidascuola.org/wp-content/uploads/2014/08/IerardiVALUTAZIONEAUTENTICAresocontofinalegruppi.pdf
Alcune importanti regole di setting di cui tenere conto prima di iniziare con un’attività BYOD: http://www.digidattica.com/index.php?option=com_content&view=article&id=96:faq-byod-intervista-su-come-organizzare-il-lavoro-in-classe&catid=37:didattica&Itemid=50
Le app fondamentali per poter sfruttare al massimo le potenzialità dei dispositivi: http://www.edutopia.org/blog/the-epic-byod-toolchest-vicki-davis